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Mi sono spesso chiesto chi siamo veramente noi italiani, oltre che a un popolo corrotto, eticamente marcio, sedentario e patriottico: gli italiani sono artisti.

Quando tutto il mondo si sta globalizzando, mentre le culture diverse si stanno estinguendo e i popoli parificando, e' giusto ricordare le proprie origini. L'arte come la abbiamo sempre conosciuta sta scomparendo cosi' come l'incisione.

“Lo studio” il luogo di lavoro dell'artista, non ha una collocazione temporale, ne' spaziale, e' come dentro una bolla dove nessuna legge naturale può influire. E' un luogo alieno per chiunque tranne per l'artista stesso, l'unica cosa che si può percepire e' il rapporto profondo che si instaura tra l'incisore e le sue lastre. E' un luogo ameno, estraneo, familiare e senza la giusta attenzione scomparirà.

Giovanni, l'artista, e' all'opera con delle fotoincisioni:

  1. Sceglie una fotografia. 

  2. Tramite un procedimento chimico e raggi ultravioletti trasferisce la fotografia su lastra (in bianco e nero).

  3. La lascia nell'acido per creare i solchi dove poi mette l'inchiostro.

  4. Crea cosi 4 lastre (una per ogni colore primario più nero), pone una lastra alla volta sul torchio calcografico con lo stesso foglio da stampa sopra cosi, per creare l'arancione in una porzione di foglio, deve passare per il rullo la lastra gialla e successivamente rossa.

  5. Una volta determinate le forme sulle matrice/lastre poi, coi colori si può giocare all'infinito. Ancor più così, data la possibilità di diluire gli inchiostri con il trasparente.

“Mi piace il tipo di ordine che deve avere la mia giornata, vita, quando sto lavorando attorno ad un progetto di incisioni: ha bisogno di una certa routine e disciplina all'interno delle quali (ma non è vero questo per la disciplina in genere?) si apre un'universo interiore”.

Gli artisti sono una razza che si sta estinguendo, succederà quando gli italiani non avranno più' un'identità': molto presto.
 

L'ARTISTA DIMENTICATO

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